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 Accademia di Belle Arti Venezia


Verbovisioni

Una regione di segni in movimento

La ripresa delle sperimentazioni delle avanguardie storiche nel secondo dopoguerra, - inizialmente con movimenti come il lettrismo, la poesia concreta, poi grazie alla progressiva diffusione di pratiche e poetiche legate ad un vasto movimento internazionale come fluxus, - si è in Italia ulteriormente concretizzata nell’ambito della poesia visiva.

Dai primi anni ’60 e poi per tutti gli anni ’70 e oltre, la sperimentazione artistica ha intensamente lavorato lungo le linee di connessione non solo fra parola e immagine, ma anche fra forme della comunicazione di massa e una società in profondo cambiamento, facendosi sensibile strumento di una riflessione critica rivolta verso la società, l’arte stessa e il suo sistema istituzionalizzato (musei, gallerie, accademie, fiere e grandi manifestazioni). Nonostante o forse proprio grazie alla voluta povertà dei mezzi, le opere, come sonde di un grande sismografo, hanno rilevato i cambiamenti in atto nel costume, nella cultura, nelle forme di rappresentazione politica e ovviamente nelle forme della rappresentazione artistica.

Si può discutere se la poesia visiva sia stata un fenomeno relativamente limitato al nostro paese, o piuttosto una esperienza in anticipo rispetto ad altre esperienze che avrebbero poi avuto maggior risonanza (si pensi all’arte concettuale). In realtà il dato che emerge in modo significativo è la loro pervasività, la loro capillarità e l’evidente relazione con altre analoghe situazioni internazionali, in particolare europee. Si tratta di esperienze che sono state in grado di generare nuovi dispositivi di comunicazione e sperimentazione attraverso riviste, pubblicazioni con inedite e originali soluzioni grafiche, eventi, reading, performance, opere ed esposizioni, a volte mettendo in discussione lo statuto della stessa pittura.

In Veneto e più in generale nell’area nordestina si è generata una delle situazioni italiane più interessanti con artisti, formazioni e nuclei attivi in diverse città della macroregione ed anche in località relativamente decentrate. Altro aspetto di grande rilievo è stato il costituirsi negli anni di collezioni private che rappresentano oggi uno degli elementi fondamentali per comprendere e studiare la grande ricchezza e la polivocità di questi ambiti artistici.

La giornata si propone come un momento di incontro e auspicabile avvio di nuove analisi e ricerche in grado di offrire un panorama più esaustivo della ricerca contemporanea anche sul piano regionale.

Partecipano

Luigi Bonotto, Carlo Marcello Conti, Agostino Contò, Alessandro Di Chiara, Giobatta Meneguzzo, Patrizio Peterlini, Stefania Portinari, Elisa Prete, Nico Stringa, Luigi Viola.

Saluti istituzionali

Sileno Salvagnini

Introduzione e coordinamento dell’incontro

Riccardo Caldura

Allegati