×

 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Scenotecnica

Annualità | Triennio


Docente Angelo Linzalata

Presentazione

Il programma del corso di scenotecnica ha lo scopo di impartire agli allievi gli strumenti necessari per progettare una scenografia nella sua correttezza tecnica da cui dipende la fattibilità di realizzazione. La scenotecnica è il risultato di precise regole, conseguenza del disegno prospettico e di una necessaria conoscenza dei materiali nonché di adeguate tecniche costruttive. E’ il risultato di calcoli accurati che consentono di impostare l’esecutivo costruttivo di ciascun elemento scenico al fine di prevedere la divisione in sottomultipli di tutti gli elementi scenici per il facile trasporto e per un adeguato montaggio. Progettare correttamente ogni singolo elemento può portare a ridurre gli spazi di stivaggio durante il trasporto e l’immagazzinamento finale, può garantire maggiore flessibilità nel montaggio favorendone una riduzione dei tempi che si traduce direttamente in risparmio di risorse investite. Conoscere la scenotecnica vuol dire non limitare il processo creativo, rendere realizzabile un’immagine apparentemente irrealizzabile. Il corso si articola in una parte teorica dedicata: all’analisi dello spazio scenico dal punto di vista storico, alla conoscenza approfondita della macchina scenica e all’acquisizione di tutte le nomenclature necessarie dello spazio teatrale senza tralasciare l’analisi delle tecniche di progettazione. Durante questa fase verranno analizzati i vincoli dello spazio scenico in cui il bozzetto verrà restituito in relazione all’impianto illuminotecnico e alle potenzialità di movimentazione della macchina scenica. Nel contempo il laboratorio pratico si concentrerà sull’analisi della fattibilità di un progetto scenografico alla ricerca delle soluzioni tecniche più conforme. In fine verranno verificate le regole della corretta progettazione attraverso lo studio di un testo o di una partitura musicale in cui sarà presente lo sviluppo esecutivo di tutti gli elementi che compongono la scena per l’elaborazione di un progetto finale completo.

Programma

Scenotecnica I

• Cenni storici sulla nascita ed evoluzione dello spazio scenico e delle macchine sceniche dall’antichità al Novecento.

• Analisi delle parti che compongono il Teatro all’italiana e sue nomenclatura.

• Studio delle principali tecniche illusorie di rappresentazione dello spazio: prospettiva e restituzione prospettica. 

• Esercitazione sulla costruzione della gabbia scenica mediante la restituzione prospettica in scala 1:50.

• Costruzione di un modello di scatola scenica in scala

• Inserimento nella scatola scenica di un elemento architettonico.

• Restituzione prospettica degli elementi introdotti nella scatola scenica.

• Tavola a mano libera in proporzione sullo studio della luce degli elementi introdotti con tecnica del chiaroscuro.

• Ricostruzione intuitiva in assonometria a mano libera dell’elaborato precedentemente analizzato.

• Esercizio di composizione spaziale parendo dall'analisi di un testo dato. 

Scenotecnica II

 • Analisi dello spazio scenico del Novecento. Lo spazio vuoto: Il teatro di Peter Brook. Dal Teatro di regia alla drammaturgia contemporanea.

• Analisi delle macchine e meccanismi scenotecnici antichi.

• Analisi dello spazio scenico del ”900. Parte pratica

•  Ideazione di uno spazio dopo la lettura di un testo breve proposto; schizzi dell’idea progettuale.

• Esercizio sul calcolo degli sfori e quintatura di un allestimento dato.

• Analisi della pianta e sezione di un allestimento preso in esame da restituire su un altro palcoscenico dato.

• Impostazione degli esecutivi tecnici per la realizzazione delle singole parti di un allestimento e stesura del capitolato.

• Progetto interdisciplinare con il corso di Scenografia Architettura di Scena; sviluppo tecnico esecutivo comprensivo di: relazione tecnica, esecutivi tecnici delle parti di scena e dell’attrezzeria in uso, studio delle luci, capitolato e campionature dei materiali.

Scenotecnica III

 • Analisi dello spazio scenico del Novecento.

Lo spazio vuoto: Il teatro di Peter Brook. Dal Teatro di Regia alla drammaturgia contemporanea.

• Analisi delle macchine e meccanismi scenotecnici antichi.

• Analisi dello spazio scenico del ”900, il teatro mutevole come spazio della progettazione.

• Analisi delle macchine speciali nella scenografia contemporanea. 

• Ideazione di uno spazio dopo l’ascolto di una cellula musicale breve proposta (estratto di un opera lirica); schizzi dell’idea progettuale.

Progetto ‘900. Realizzazione del progetto scenico completo contenente: relazione progettuale, bozzetti, disegni tecnici, modello in scala, foto del modello in scala, studio delle luci, attrezzeria, restituzione prospettica e relazione tecnica con capitolato.

Bibliografia

Manuale pratico di scenotecnica. Le macchine teatrali. Gino Copelli. Pàtron editore 2006.

Scenografie del Teatro Occidentale. Anne Surgers. Bulzoni Editore.

L’evoluzione dello spazio scenico. Dal naturalismo al teatro epico. Dedalo editore 1993.

Trattato di scenotecnica. Bruno Mello. De Agostini Editore 2009.

Luce e ombra. Storia, teorie e pratiche dell’Illuminazione teatrale. Biblioteca Universale Laterza 2008.

Restituzione prospettica. Claudia Esposito. Titivillus Editore 2010.

Breve storia dell’ombra. Il Saggiatore 2000.

Scene design and stage lighting. W. Oren Parker, R. Craig Wolf, Dick Block. Eighth Edition 2003.

Materiale allegato

Come incipit del corso mi piace usare un'affermazione di uno degli esponenti massimi del teatro del novecento come strumento di comprensione e azione nella progettazione: “rimuovere tutto ciò che non è strettamente necessario e intensificare ciò che rimane” (Peter Brook).