Accademia
Accademia di Belle Arti di Venezia
Cenni storici
Ricorda Elena Bassi in un suo imprescindibile studio sull’Istituzione veneziana, come il 24 settembre del 1750 “il Senato Veneto concesse ai Riformatori dello Studio di Padova, che soprintendevano a tutti i pubblici istituti di cultura, una camera nel Magistrato delle farine” affinché potessero riunirsi giovani sotto la guida di maestri riconosciuti, per impratichirsi nel disegno, nella figura, nel ritratto, nel paesaggio, nella scultura.
Comincia così la storia di una delle più antiche accademie italiane, il cui statuto verrà formalizzato nel 1756, e di cui il primo presidente fu Gianbattista Tiepolo. L'insegnamento della prospettiva e dell'architettura venne istituito nel 1768 con un corso, tenuto e in seguito rinnovato annualmente. Nel 1807 la "Veneta Academia di Pittura, Scultura e Architettura" venne riformata in "Accademia Reale di Belle Arti" e si trasferì nei locali, ormai non più adibiti al culto, del convento, chiesa e scuola di Santa Maria della Carità.
Alla Scuola venne presto annessa una collezione dei maestri del passato, creata dagli insegnanti stessi, dai lasciti e dalle donazioni che pervennero sempre più numerose, costituendo così il nucleo dell’attuale museo nazionale le Gallerie dell’Accademia. La collezione venne gestita, anche per quel che riguarda la sua conservazione e il restauro delle opere, direttamente dalla Scuola fino al 1879, anno dello scorporo fra funzione museale e funzione didattica con il definirsi di due distinte istituzioni che comunque convissero, almeno dal punto di vista degli spazi, fino agli inizi del secolo attuale, quando per un verso le esigenze del Museo di poter disporre di ulteriori locali per l’esposizione delle raccolte e per altro verso la crescita del numero degli studenti, nonché la sempre più articolata offerta formativa, hanno portato al trasloco della Scuola nel complesso sansoviniano dell’ex-Ospedale degli Incurabili, di circa 8000 mq integralmente restaurato, in un’area della città dove sono presenti alcune delle più importanti istituzioni internazionali per l’arte contemporanea: la collezione Peggy Guggenheim, il nuovo centro per l’arte contemporanea di Punta della Dogana, il Museo Vedova.
La storia della Scuola è dunque strettamente legata alle vicende della ricerca artistica, al suo sviluppo nel tempo, alle tensioni fra tradizione e modernità, che hanno contraddistinto le diverse lezioni dei grandi e grandissimi protagonisti dell’arte che vi hanno insegnato. In una città che ospita anche la più antica esposizione internazionale per le arti contemporanee, la Biennale di Venezia, il confronto e la relazione con quel che è l’ambito della ricerca più attuale, l’attenzione alla ricchezza e alla storia del territorio, costituiscono aspetti imprescindibile del definirsi quanto del rinnovarsi della stessa ragion d’essere dell’Istituzione.
In linea con la riforma delle Accademie varata nel 1999 e il costituirsi dello specifico settore dell’Alta Formazione Artistico Musicale (AFAM) nell’ambito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (MIUR), anche a Venezia si è aperta la Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte (NTA), affianco agli insegnamenti di Pittura, Decorazione, Scultura, Grafica d’Arte, Scenografia, che svolgono la loro attività nel grande complesso cinquecentesco. NTA invece è attualmente ospitata nell’Isola di San Servolo, dove sono presenti aule didattiche e laboratori audiovideo attrezzati per la ricerca artistica nell’ambito delle applicazioni digitali. L’Istituzione veneziana ha inoltre a disposizione per la propria attività espositiva, un nuovo spazio, completamente ristrutturato, flessibile e attrezzato con innovativi sistemi di climatizzazione e illuminazione: il Magazzino del Sale n.3 (accanto al Museo Vedova).
Grazie ad una convenzione pluriennale con il Comune di Venezia è stato così possibile dotare l’Accademia di una ulteriore possibilità logistica per dedicarsi alla promozione di progetti sulle arti contemporanee sia nell’ambito cittadino che nazionale e internazionale. Nel 2011 in occasione della 53. Biennale di Venezia l’Accademia ha avuto l’incarico di coordinare e realizzare la prima, e finora unica, manifestazione nazionale delle migliori opere prodotte e selezionate dalle Accademie di Belle Arti statali.
Fra gli artisti del passato, lontano e recente, che hanno dato il loro apporto all’Istituzione vanno ricordati: Giovanni Battista Piazzetta, Giambattista Tiepolo, Gaspare Diziani, Giovanni Maria Morlaiter, Giannatonio Selva, Antonio Canova, Francesco Hayez, Pompeo Marino Molmenti, Giacomo Favretto, Luigi Nono, Guglielmo Ciardi, Alessandro Milesi, Ettore Tito, Guido Cadorin, Giuseppe Cesetti, Bruno Saetti, Giovanni Giuliani, Virgilio Guidi, Arturo Martini, Alberto Viani, Carlo Scarpa, Afro, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Carmelo Zotti.