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 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Storia dell'Arte Contemporanea

Secondo semestre | Triennio


Docente Giuliano Sergio

TUTTI GLI AVVISI
Presentazione

Modernismi e strategie della tradizione. Avanguardia e identità in Italia nel secondo dopoguerra

Il corso propone una riflessione sul sistema dell’arte contemporanea a partire dagli anni cinquanta e considera la scena italiana dell’epoca un punto di vista privilegiato, un crocevia fondamentale nel contesto internazionale dove sono nate collaborazioni e manifestazioni che hanno segnato l’evoluzione della storia dell’arte contemporanea e favorito  numerosissimi scambi con la scena artistica internazionale. 

Programma

Il corso introduce alla scena artistica italiana confrontandola con l’action painting statunitense e considera la figura dell’artista Piero Manzoni (1933 -1963) e la sua ricerca d’avanguardia quale punto di vista privilegiato per chiarire le caratteristiche principali della neo-avanguardia nata negli anni Sessanta. L’opera di Manzoni, per la sua radicalità, permette di definire gli aspetti fondamentali della scena artistica italiana del secondo dopoguerra. La sua figura può essere considerata di cerniera tra l’informale italiano che ha i suoi massimi rappresentati in Lucio Fontana e Alberto Burri e le ricerche nate con la generazione dell’arte povera. Manzoni sarà anche l’artista italiano anticipatore di un’arte come informazione misurandosi su questo piano con figure come Jackson Pollock,  John Cage e Yves Klein. Partendo dalla sua figura il corso offrirà un’analisi di diverse opere di artisti come Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Franco Vaccari, Ugo Mulas, Douglas Huebler, Emilio Prini, Alighiero Boetti, Luigi Ghirri e molti altri.

Le sperimentazioni dell’epoca hanno avuto conseguenze dirette sull’evoluzione dell’idea di museo e di galleria, trasformando strumenti come il catalogo e la rivista. In quel periodo le neo-avanguardie hanno trasformato anche la figura del critico e degli altri operatori dell’arte attraverso il lavoro di curatori e galleristi come Harald Szeemann, Germano Celant, Gerry Schum, Achille Bonito Oliva, Plinio de Martiis, Seth Siegelaub e Fabio Sargentini.

Una serie di interventi volontari degli studenti con brevi presentazioni su argomenti a scelta permetteranno di introdurre  ulteriori opere e artisti per arricchire l’offerta didattica e alimentare il dibattito nell’ottica proposta dal corso.

Bibliografia

Per l'esame si richiede la conoscenza della parte generale e della parte monografica. NB. : Gli studenti che hanno presentato un intervento durante le lezioni possono portare due testi in meno a scelta per la parte monografica SI CONSIGLIA LA VISIONE DELL'INTERVISTA DI JANNIS KOUNELLIS https://www.youtube.com/watch?v=EJRu1UiyUz8&t=310s

Materiale allegato

Parte generale : prevede lo studio approfondito della storia dell'arte dal Postimpressionismo (anni ottanta dell'Ottocento) alla Transavanguardia, da studiare su un buon manuale di Storia dell'arte. E' richiesta la conoscenza di artisti e movimenti attivi nel periodo in esame e il riconoscimento delle opere sottoposte al candidato. - Un manuale di storia dell’arte per il periodo dal Postimpressionismo all’arte contemporanea. Parte monografica : prevede lo studio dei testi indicati di seguito - W. Benjamin, L’opera d’arte all’epoca della sua riproducibilità tecnica (1936), tr. it. Torino, 1966 (estatto) - F. Sargentini, Avanguardia a Berna, CARTABIANCA, n°2, maggio 1969 - F. Sargentini, Impressioni registrate di una settimana newyorkese, CARTABIANCA, n°2, maggio 1969 - G. Politi, Fabio Sargentini, Milano, 1990 - G. Sergio, Forma rivista. Critica e rappresentazione della neo-avanguardia in Italia (Flash Art, Pallone, Cartabianca, Senzamargine, Data) in linea su www.palinsesti.net - G. Sergio, Informazione documentazione opera: le funzioni dei media nelle pratiche delle neoavanguardie tra il 1968 e il 1970, RICERCHE DI STORIA DELL’ARTE, n°88, 2006