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 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Disegno per la Decorazione

Annualità | Triennio


Docente Milena Zanotelli

TUTTI GLI AVVISI
Presentazione

KAOS 

Si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all’ordine 

Franco Fortini 

 

SUL DISEGNO 

Io, che non ho avuto una preparazione artistica professionale e ho imparato a disegnare facendo dei disegni, avevo pensato fino allora più che altro al disegno inventato, cose di fantasia. Durante un viaggio in Italia ho capito come è difficile fare un disegno dal vero, quanto è importante capire la natura, la verità della realtà. Capire la verità dell’oggetto del disegno – uomo, architettura o paesaggio – è una cosa complessa perché non è una verità visibile, una verità superficiale. E richiede un grande sforzo, un impegno che qualvolta, per pigrizia, si cerca di evitare (è più facile inventare). Si deve riuscire a stabilire una complicità con quello che si disegna, fino ad arrivare a una conoscenza profonda di esso. 

Saul Steinberg

 

PREMESSA AL TEMA DEL CORSO 

Che cosa significa disegnare? 

È forse la necessità di tradurre un pensiero con un’immagine o è lo schizzo di una possibile verità? È il tentativo di organizzare il nostro personale impero dei segni? O forse è solo una questione di ritmo? E se fosse invece il tentativo di dare forma al caos? La pratica del disegno è la base comune e condivisa di ogni pratica artistica, si tratti di schizzo, progetto oppure opera finita. Sicuramente è una pratica progettuale, come anche una pratica d’azione e politica. Sicuramente il disegno è pensiero e disegnare significa dare un’interpretazione umana del mondo. 

Italo Calvino, osservando il lavoro di Saul Steinberg, scrisse ogni linea presuppone una penna che la traccia, e ogni penna presuppone una mano che la impugna. Che cosa ci sia dietro la mano, è questione controversa; l’io disegnante finisce per identificarsi con un io disegnato, non soggetto ma oggetto del disegnare. O meglio, è l’universo del disegno che si disegna, che si esplora ed esperimenta e ridefinisce ogni volta. (Anche l’universo fisico procede nello stesso modo, io credo). da Italo Calvino, La penna in prima persona, 1977 

Ogni volta che prendiamo in mano una matita o una biro o disegnamo con il cellulare, ci confrontiamo con tutti i disegni del mondo, o meglio, tutti i disegni che sono stati realizzati fino al momento in cui abbiamo realizzato il nostro disegno. Disegnare il mondo, tutto ciò che ci circonda, è un atto antico quanto l’uomo: una linea che si dipana su un foglio in maniera casuale, saturando la superficie o alternando pieni e vuoti, è forse un ghirigoro o una composizione decorativa? Si può trasformare una semplice linea in libertà in un’opera d’arte, in un motivo o in una sequenza grafica? 

Il Kaos di questo Corso è una collezione fisica e digitale di scarabocchi, ghirigori, immagini e fotografie, mappe segniche e osservazioni che racconta, attraverso la pratica del disegno e del progetto, l’attenzione per il complesso rapporto tra pieni e vuoti, tra segni anarchici e segni strutturati, tra motivi democratici e movimenti ritmici. È anche una riflessione sulla liberazione dell’immaginazione, un farcela con il poco come ben dice Walter Benjamin. Il Corso ospiterà le potenzialità espressive della linea a partire da un’idea di grafia compulsiva, riorganizzandone i risultati tramite processi di sperimentazione creativa usando strumenti e linguaggi decorativi più o meno complessi, più o meno tradizionali. Il disegno qui inteso è soprattutto esercizio: ci serviremo di strumenti classici, capaci di segnare, ma anche graffiare e forare, e sfregare e grattare e strumenti digitali. Osserveremo, raccoglieremo e collezioneremo cose e storie e riorganizzeremo, disegnandolo davvero, il mondo di cui parla Calvino. 

Il Corso è annuale, ogni sabato, dalle 10.00 alle 13.00. Il Codice di Teams del Corso è 2euxbcc

PS: aree, argomenti di studio, indicazioni bibliografiche e modalità sono presenti nella sezione dedicata all'interno del canale di Teams.