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 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Teoria e Storia dei metodi di rappresentazione

Secondo semestre | Triennio


Docente Francesca Pietropaolo

TUTTI GLI AVVISI
Presentazione

La storia e la teoria della rappresentazione offrono un campo affascinante attraverso cui sviluppare la conoscenza di un aspetto centrale della pratica artistica e della storia della cultura. Come dare forma alla spazialità? Come viene concepito ed esplorato l’atto creativo del rappresentare, nel corso del tempo? Al crocevia di discipline diverse, tra cui scienza, arte, estetica, tecnologia, sociologia e storia, la questione della rappresentazione offre un terreno molto ricco per una riflessione sull’arte, mettendone in luce, in una prospettiva di lungo periodo, la pluralità di approcci e poetiche, e sottolineando come dimensione concettuale e dimensione percettiva siano inestricabilmente interconnesse.

Programma

Programma del corso in Teoria e storia dei metodi di rappresentazione (A.A. 2023-2024, Triennio, II semestre):

Questo corso intende illustrare, in un’analisi sia diacronica che sincronica, la storia e la teoria dei metodi della rappresentazione approfondendone i momenti trasformativi più significativi, dalla cultura di età classica a quella medievale e rinascimentale, sino alla cultura moderna e contemporanea. Se ci si incentrerà sulla rappresentazione nella cultura occidentale, non mancheranno rimandi a dimensioni oltre i suoi confini a sottolineare lo scambio fecondo tra culture diverse.

Nell’ampio ambito temporale di riferimento, il corso porterà l’attenzione in particolare sui metodi della rappresentazione del XX e XXI secolo. La polifonia di sperimentazioni in età moderna e contemporanea sarà studiata anche avvalendosi della visita ad alcune esposizioni in corso a Venezia nel semestre di riferimento. L’esperienza diretta delle opere arricchirà, così, la riflessione e la discussione sui temi del corso, facendo tesoro del dialogo tra arte antica e arte moderna e contemporanea che s’intesse a Venezia.

Farà parte dell’analisi del corso anche l’emergere di nuove rappresentazioni nell’arte recente, sia in relazione allo sviluppo dell’era digitale con la sua tensione tra “virtuale” e “reale”, sia in rapporto alla tensione tra “visibile” e “invisibile” che dando voce a soggettività e realtà a lungo ai margini dell’attenzione storico-critica arricchisce significativamente la riflessione su visione, rappresentazione e comunicazione.

 

Modalità d’esame:

L’esame finale consisterà in un colloquio sui temi trattati durante le attività didattiche e nei testi di riferimento generale, e includerà l’esposizione di un elaborato su un tema concordato durante il semestre con la docente. 

 

Testi di riferimento generale:

Erwin Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” (1927), Abscondita, Milano, 2007

Walter Benjamin, Lopera darte nellepoca della sua riproducibilità tecnica (1936), Einaudi, Torino, 2000

Pierre Francastel, Lo spazio figurativo dal Rinascimento al Cubismo (1951), Mimesis, Milano, 2005

Meyer Schapiro, “Mondrian. Ordine e casualità nella pittura astratta” (1978), in Arte Moderna, Einaudi, Torino, 1986

Bibliografia

Erwin Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” (1927), Abscondita, Milano, 2007

Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica (1936), Einaudi, Torino, 2000

Pierre Francastel, Lo spazio figurativo dal Rinascimento al Cubismo (1951), Mimesis, Milano, 2005

Meyer Schapiro, “Mondrian. Ordine e casualità nella pittura astratta” (1978), in Arte Moderna, Einaudi, Torino, 1986