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 Accademia di Belle Arti Venezia


Santa Marta come Concept

CICLO DI SEMINARI INTERNAZIONALE E INTERDISCIPLINARE 2023-2024
Pratiche ar
tistiche integrate e patrimonio territoriale.
Caso studio quartiere Santa Marta - Venezia.


La prof.ssa Liliana Fracasso docente del corso di Progettazione Multimediale della Scuola NTA, co-ricercatrice del progetto di ricerca SENSCLUSION "Senso del luogo e inclusione socio-spaziale nei quartieri vulnerabili". (Sentido de lugar e inclusión socioespacial en barrios vulnerables) organizza il III Ciclo internazionale e interdisciplinare di seminari dedicato alle pratiche artistiche integrate e al patrimonio territoriale. L’Accademia de Belle Arti di Venezia, partner del progetto di ricerca, ospiterà nella Ex-chiesetta di Santa Marta professori, artisti, geografi, architetti e ricercatori italiani e iberoamericani (Spagna, Colombia e Brasile) che offrono, in presenza e on-line, il proprio contributo a un caso studio: il quartiere Santa Marta a Venezia. Quest’anno nel laboratorio del corso di Progettazione Multimediale del Biennio, Scuola NTA, Indirizzo Nuovi media - Pratiche artistiche integrate - tenuto dai professori Liliana Fracasso e Alessandro Forlani, tutor Silvia Patron - gli studenti cercheranno il concept delle loro opere artistiche multimediali proprio nel luogo Santa Marta (VE).

Il ciclo di seminari si svolge nell’ ex-chiesetta di Santa Marta i venerdì mattina, coerentemente con l’orario di lezione e si offre per stimolare riflessioni e dibattiti nel campo transdisciplinare della research-creation. Gli argomenti riguardano le relazioni che si stabiliscono tra pratiche artistiche integrate, comunità, patrimonio, memoria e luoghi dell’abitare in un’epoca segnata a livello planetario da crisi geopolitiche, ambientali e climatiche.

In collaborazione con: Associazione architetti veneziani, il collettivo internazionale di artisti e ricercatori HolosCi[u]dad[e] e il progetto Sensclusion cod.PID2021-123255OB-I00 - Ministerio de Ciencia e Innovación de España, lider Universidad de Lleida (Es).
 



PROGRAMMA 2024
 

19 aprile
ore 9.30-11.00

Urban welfare in public space
Incontro e dialogo con Arch. Patrizia Di Monte
Studio Gravalosdimonte di Zaragozza (ES)

ore.11.30-12.30

MITO#16 MEMORY: Is Memory an algorithm?
Incontro e dialogo con il Collettivo artistico MITO con sede a Barcellona (ES)
 



26 aprile
dalle ore 10.30

Arte Contemporáneo y Patrimonio:  un encuentro atmosférico de Akairós en el puerto de Hermoupolis
Videoconferenza con geografo Quim Bonastra
Universitat de Lleida, Geografia e Historia - ricercatore principale SENSCLUSION
 



17 maggio
ore 9.30-10.30

LaboLuz: processi digitali e interattività immagine-luce con applicazioni nell'arte contemporaneo
LaboLUz: Procesos digitales de interactividad sobre imagen-luz y sonido para su aplicación en arte contemporáneo
Prof. Emilio Martinez Arroyo
Laboratorio de luz- Universitat Politècnica de València

ore 10,30 -12,30
1° incontro del Workshop “Toccare Santa Marta: iconografia di un quartiere”
prof.ssa e artista visuale Fabiane Cristina Silva Dos Santos
Direttore Unidad Predepartamental de Bellas Artes- Universidad de Zaragoza

ore 13,30-14,30
Spedizione Parco Valongo, area portuaria Santos, San Paulo: arte, memoria e patrimonio culturale
Videoconferenza con la prof.ssa e ricercatrice Lilian Amaral
Programa de Pós-Graduação MediaLab, Universidade Federal de Goiás (UFG), Goiânia, Brazil



18 maggio
ore 10.00

2° incontro del Workshop “Toccare Santa Marta: iconografia di un quartiere”
Workshop con l’artista visuale Fabiane Cristina Silva Dos Santos
Direttore Unidad Predepartamental de Bellas Artes-Universidad de Zaragoza
 



31 maggio
ore 10.00

Comunità, progetti e opere multimediali “Venezia: Santa Marta come concept”
Incontro e dialogo con Arch. Mirva Bertan 
Associazione architetti veneziani
 



7 giugno
ore 10.00

Materia, corpi e luoghi
Conferenza dell’artista María Roldán
Preside Facultad de Creación y Comunicación Universidad El Bosque, Bogotá, Colombia
 



INCONTRI PREPARATORI AL LAVORO SUL CAMPO 2023
 

10 novembre dalle 10,30

Rendere visibile l'invisibile: applicare metodi creativi alla vita sociale quotidiana
Videoconferenza con il pedagogo Daniel Gutiérrez-Ujaque
Universitat de Lleida, Geografía y Sociología – co-ricercatore SENSCLUSION
 



17 novembre dalle ore 10,30

Santa Marta: connessioni/disconnessioni urbane
Incontro e dialogo con Arch. Mirva Bertan Associazione architetti veneziani
 



Organizzazione:

Prof. Liliana Fracasso – Accademia di Belle Arti di Venezia- Scuola NTA; co-ricercatrice nel progetto “Sentido de lugar e inclusión socioespacial en barrios vulnerables (SENSCLUSION) (PID2021-123255OB-I00, Ministerio de Ciencia e Innovación de España); membro del gruppo di ricerca internazionale e interistituzionale in Arte, Scienza e Tecnologia in Rete HOLOSCI[U]DAD[E].

 

Daniel Gutiérrez-Ujaque è docente di Pedagogia critica presso il Dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università di Lleida. Si occupa di pratiche educative che mettono in discussione le strutture di potere della società attraverso la pedagogia critica e di approcci interdisciplinari e digitali che creano situazioni di apprendimento d'impatto.

 

Mirva Bertan architetta Consigliere dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia, membro del Gruppo di coordinamento dell’Associazione Architetti Veneziani che riunisce un centinaio di architetti che lavorano nel territorio di Venezia e isole.  Si occupa del recupero ambientale paesaggistico e architettonico dell’isola delle Grazie a Venezia dove una parte dell’isola e degli edifici sarà dedicata all’arte contemporanea. Si occupa di progettazione edilizia e urbana per privati, società ed enti pubblici. Ha seguito il restauro di edifici storici progettando anche l’allestimento per accogliere opere d’arte di artisti moderni e contemporanei. Ha lavorato in Svizzera, Austria, Asia e in America Latina.

 

Patrizia Di Monte, architetto dello I.U.A.V. di Venezia, è titolare di una borsa di studio del Ministero della Cultura italiano per Master e Dottorato presso l'UPC e il Centro de Cultura Contemporanea di Barcellona. Collabora con Ignacio Grávalos, architetto dell'ETSAB di Barcellona, master in Ricerca e formazione avanzata in architettura, dottore in Architettura e professore di Espressione grafica, progetti VIII e progetti finali dell'ETSA USJ. Hanno fondato gravalosdimonte architects nel 1998 a Saragozza. Affiancano all'attività professionale l'insegnamento, come visiting professor in molte università europee, relatori in forum internazionali e la ricerca, come Project Partner del progetto Horizon 2020 - Generative Commons. Nel 2020 sono stati nominati per la Loeb Fellowship della Graduate School of Design dell'Università di Harvard. Sono gli autori intellettuali di diversi progetti pilota che si sono distinti per la natura innovativa e sperimentale e per la promozione della rigenerazione urbana e dell'architettura sostenibile. Hanno ricevuto diversi premi internazionali e i loro lavori sono stati pubblicati in ambito internazionale su importanti riviste culturali e di architettura. I loro lavori sono stati esposti al MAXXI di Roma, al DAZ di Berlino, al NAI di Rotterdam, alla Citeé de l'Architecture di Parigi, all'AZ di Vienna, al Nuevos Ministerios di Madrid. Invitati a diverse edizioni della Biennale di Architettura di Venezia, Padiglione Italia, 2016 Taking Care, 2018 Arcipelago Italia, 2021 Resilent Communities.
 

Fabiane Cristina Silva Dos Santos (FaBIAne Cristina Silva dos SANTOS) (Brasile / Spagna). Artista visiva e ricercatrice culturale. Docente presso l'Università di Saragozza, nel corso di laurea in Belle Arti - FCSH. Membro del gruppo di ricerca Observatorio Aragonés del Arte en la Esfera Pública (OAAEP), coordinatrice della Revista de investigación en Artes Visuales | ANIAV. Coordinatrice del gruppo di lavoro HolosCi[u]dad[e]. Sviluppa il suo lavoro intorno alle questioni di genere e alle loro relazioni tra pubblico e privato, all'arte collaborativa e ai New Media in un dialogo costante tra spazio fisico e spazio virtuale, al patrimonio culturale, all'arte collaborativa e ai New Media in un dialogo costante tra spazio fisico e spazio virtuale, utilizzando la geolocalizzazione come risorsa per creare narrazioni visive.

 

Lilian Amaral (Lilian do Amaral Nunes, San Paolo). Artista multidisciplinare, curatrice, professoressa e ricercatrice nel campo dell'arte pubblica, dell'artivismo e dei nuovi media. Post-dottorato in Arte e Cultura Visiva presso il Postgraduate Programme in Art and Visual Culture di FAV/UFG e Universitat de Barcelona/ES, con borsa di studio CAPES PNPD (2014).  Master (2000) e dottorato (2010) in Arti Visive presso la Scuola di Comunicazione e Arti dell'Università di San Paolo e l'Università Complutense di Madrid/ES. Professoressa collaboratrice e ricercatrice presso il DIVERSITAS USP | Postgraduate Programme in Humanities, Rights and Other Legitimacies. Membro ricercatrice del Media Lab BR/UFG e leader del gruppo di ricerca internazionale e interistituzionale su Arte, Scienza e Tecnologia nella rete HOLOSCI[U]DAD[E].
 

Quim Bonastra Tolos è professore associato della Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Geografia e Storia e Storia dell'Arte dell'Università di Lleida. Ha conseguito una laurea in Geografia e Storia presso l'Università di Lleida e un dottorato di ricerca in Geografia umana, con un premio straordinario, presso l'Università di Barcellona, che ha ottenuto una borsa di studio dalla Fondazione La Caixa / International Council for Canadian Studies. Ha diretto tesi di dottorato e progetti di laurea e master, e ha partecipato a progetti di ricerca scientifica e tecnologica che spaziano dalla geografia storica della medicina, all'architettura e alla storia degli spazi di controllo, all'arte e all'educazione, alla cartografia e alle atmosfere affettive, argomenti sui quali ha pubblicato diversi testi. Inoltre, Bonastra svolge pratiche nella ricerca artistica, sia dal Collettivo MITO, sia in proprio, dove ha curato mostre e creazioni artistiche.
 

MITO è un collettivo artistico multidisciplinare formato da Enrique Baeza, Quim Bonastra e Joan Deulofeu con sede a Barcellona. Si dedica a lavorare con e sui miti consolidati e imposti che danno significato alle nostre realtà. La loro pratica promuove la co-creazione artistica con gli utenti attraverso vari metodi, come lo sviluppo di software per interagire con la comunità e l'uso di prodotti culturali ed estetici esistenti. MITO lavora in collaborazione con altri artisti, esperti di varie discipline e comunità per creare nuovi miti che ci aiutino a comprendere la nostra realtà. In questo modo, si allontana dalla solennità e dall'esclusione di un tipo di arte statica e troppo istituzionale e si avvicina alle comunità con cui lavora in modo amichevole ed etico.

 

María Roldán è nata a Bogotá, in Colombia, dove attualmente vive e lavora. I suoi lavori visivi si muovono tra, attraverso, al di là e intorno a linee visive e trasparenze velate; si muovono in relazione a costruzioni binarie o che indicano dicotomie; si muovono in relazione a disposizioni di elementi che frammentano o dividono, rivelando così qualcosa su quegli spazi opposti che raramente vengono visti; si muovono in relazione all'idea di transitare le barriere, di attraversare i confini. Si interessata a processi materiali intensivi - quasi faticosi - in cui i risultati finali sono ottenuti attraverso piccoli frammenti che si uniscono per creare un insieme. Il lavoro di Roldán dimostra l'esplorazione dei materiali come espansione dello spazio: la loro complessità, il loro ritmo variabile nello spazio-tempo. L'artista indaga le caratteristiche di trasparenza, traslucidità e opacità dei materiali e allo stesso tempo le possibilità di costruzione offerte da questi stessi materiali: le possibilità di espansione e contrazione di un materiale sono comportamenti che si adattano all'esplorazione che sta esaminando nel tempo. Roldán persegue una comprensione dello spazio come materiale di sperimentazione.

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