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 Accademia di Belle Arti Venezia


Santa Marta come Concept. Incontro con l'artista María Roldán

Pratiche artistiche integrate e patrimonio territoriale. Caso studio quartiere Santa Marta - Venezia

All'Accademia di Belle Arti di Venezia la conferenza di chiusura del ciclo di seminari internazionale e interdisciplinare "Santa Marta come Concept", dedicato alle pratiche artistiche integrate e patrimonio territoriale del quartiere Santa Marta di Venezia. 

venerdì 7 giugno 2024 h. 10
ex chiesa di Santa Marta

Materialità, corpo e territorio. Incontro con l'artista María Roldán

Questo ultimo incontro servirà come punto di partenza per un'esplorazione dei concetti di materialità, corpo e territorio e di come questi si integrino, a partire dalla loro frammentazione e dalla loro stessa entità, per creare nuove forme di percezione e di relazione in un mondo attuale che è vasto, ambiguo e carente.

Verranno presentate diverse opere che rispondono a tre (3) assi principali con l'intento di portare in superficie narrazioni nascoste o normalizzate e propiziare così uno spazio di riflessione collettiva:
-Materialità del territorio e del corpo: verso una nozione di “territorio emozionale”.
-Corpo come materia e territorio: verso una nozione di “costruzione morbida e collettiva”.
-Territorializzazione del corpo: verso una nozione di “costruzione non eroica”.


María Roldán Ruiz (1987) è nata a Bogotá, in Colombia, dove attualmente vive. Ha conseguito un master in Vetro, Arte e Scienza presso l'Universidade de Lisboa e l'Universidade Nova de Lisboa (2016). Ha ricevuto sostegno e borse di studio, tra cui un soggiorno di ricerca in Germania dal DAAD, il sostegno della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona, la borsa di studio IDARTES dell'Ufficio del Sindaco di Bogotà. Tra le mostre personali e i progetti recenti: En un minuto amigos o enemigos, Galería Instituto de Visión, Bogotá (2018); Ante-Ojo, Espacio Odeón, Bogotá (2017); Laboratoire Éxpérimental, Jardín Botánico MUHNAC, Lisbona (2016), Mutualismos, Galería Cultural Plural Nodo, Bogotá (2021), Arte Vivo, Artesanías de Colombia, Bogotá (2020-2022), dove ha collaborato con Yeside Izquierdo, artigiano della Sierra Nevada de Santa Marta; Muro de la vergüenza, Inaudito Magdalena, Museo Nacional de Colombia, 46 Salón Nacional de Artistas, Bogotá (2022); Órgano efímero, Órgano silente, La belleza será convulsa o no será, Museo de Arte Moderno (MAMM), Medellín, 2023; Fragua Blanda, Galería Policroma, Medellín (2024).

Il lavoro di María esplora la materia, la sua complessità e il suo ritmo mutevole, e indaga le sue caratteristiche di traslucidità, così come le sue possibilità di costruzione e trasformazione nei suoi diversi stati. Maria è interessata a collegare il fare, proveniente da diverse tradizioni, con i linguaggi contemporanei. Le sculture e le installazioni che ne derivano organizzano elementi che si frammentano o si dividono per evidenziare le contraddizioni che operano tra, attraverso e intorno alle linee di vista e alle trasparenze velate come un modo per costruire dicotomie critiche. Il suo lavoro persegue l'illusione di attraversare le barriere e di rendere possibili luoghi che suggeriscono altri modi di vedere. In questo senso ha insistito sulla generazione di confini paradossali come proposta per un'architettura non eroica.

Santa Marta come Concept è stata curato da Liliana Fracasso, professoressa del corso di Progettazione Multimediale della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte dell’Accademia di Belle Arti di Venezia-; co-ricercatrice nel progetto “Sentido de lugar e inclusión socioespacial en barrios vulnerables (SENSCLUSION) (PID2021-123255OB-I00, Ministerio de Ciencia e Innovación de España); membro del gruppo di ricerca internazionale e interistituzionale in Arte, Scienza e Tecnologia in Rete HOLOSCI[U]DAD[E].

 

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