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 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Tecniche e tecnologie della Decorazione

Annualità | Biennio


Docente Milena Zanotelli

TUTTI GLI AVVISI
Presentazione

ATLAS

«Il capitalismo ha sempre avuto una dimensione spaziale. È sempre dipeso dalla terra per l’accumulo di ricchezza». 

Ben Vickers, K Allado-McDowell, Atlas of Anomalous AI

SINOSSI

Che cosa significa avere a che fare con atlas, carte, globi e mappamondi in un’epoca in cui lo stesso concetto di spazio è messo fortemente in crisi, un tempo storico in cui la rete, proiettandosi nel nostro mondo globale, ha annullato ogni possibile distanza? Se il compito di un cartografo, di un ricercatore, di un attivista è ridefinire nuovi spazi, nuovi percorsi che riscrivano cartografie in grado di interpretare la complessità di un mondo sempre più interconnesso, quello degli artisti è attivare spazi di scambio e apprendimento collettivo, produrre mappature come strumento di partecipazione e comunicazione ma anche riflessione e azione. Molte pratiche artistiche utilizzano le mappe per criticare, provocare e sfidare i tradizionali concetti di spazio e luogo. Ridefinire la nozione di cartografia e mappatura significa rendere visibili questioni di ecologia politica e di genere e processi economici e sociali. Interrogarsi perciò sui temi della territorialità, sugli spazi e i luoghi che abitiamo, sui confini che valichiamo e sul fenomeno delle migrazioni attraverso una proposta estetica significa ripensare i limiti, individuando nell’urgenza di questo presente complesso e problematico una strada percorribile per tornare a significare. Perciò proveremo a ripensare le nostre relazioni con il mondo, il nostro rapporto con gli ecosistemi e per guardarli da una prospettiva inusuale dovremmo occuparci anche di geografia perché, come scrive Matteo Meschiari, la geografia non è una mera riflessione sullo spazio, è uno stare nello spazio con persone, animali e cose, è la ricerca di un luogo dove osservatore e osservato sono sullo stesso piano, e dove umani e non-umani intrecciano una conversazione conoscitiva, dove si muovono assieme.

Interrogarci su qual è lo spazio della creazione artistica in un contesto come questo, che tipo di strumenti, tecniche e tecnologie si possono usare, che tipo di strategie possiamo sviluppare per formalizzare processi e ricerche per la produzione di nuove istanze artistiche, sociali e, sì, anche politiche, significa avere coscienza che la politica non è fatta di rapporti di forza, è fatta di rapporti tra mondi.

Arte e letteratura, storia, scienza, filosofia, tecniche e tecnologia ci aiuteranno a coltivare un terreno in comune, composto da accostamenti altrimenti arditi dove le suggestioni dell’immaginazione sono indifferenti alla compartimentazione delle discipline nel sistema accademico. In Atlas al centro dell’analisi non ci sono solo autori, generazioni, gruppi, periodi, idee, temi o medium ma, soprattutto, le cose del mondo e la consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre fragilità.

 

Programma

Il Corso ospiterà una serie di materiali, documenti, conversazioni, discussioni e revisioni in cui si cercherà di indagare il complesso rapporto tra la tecnica e la pratica dell’arte, l’interazione socio-culturale e le tecnologie che ne hanno consentito l’evoluzione. Tra le tante altre cose, si conosceranno le ragioni fisico-chimiche per cui il tempo ridipinge il colore e trasformato i materiali, come vernici, industrializzazione e tecnologia abbiano mutato la produzione artistica; ci si renderà conto di come spesso sia stata la qualità dei colori e dei materiali – e gli errori di percorso – a limitare la creatività degli artisti o, al contrario, a favorire la nascita di nuovi stili. O come, guardando il problema da una diversa prospettiva e con strumenti alternativi, la soluzione possa risultare logica, empatica, semplice e chiara. Inoltre, il Corso si propone di trasmettere, oltre alle conoscenze di metodi e tecniche artistiche tradizionali e contemporanee finalizzate al progetto d’esame, anche le abilità progettuali per realizzare interventi attraverso la pratica dell’arte involontaria, del Terzo Paesaggio, della street art, dell’arte pubblica e di tutti quei processi installativi e/o l’uso di materiali alternativi e di riciclo nel segno dell’equilibrio tra uomo e natura.

Eventuali lezioni esterne sono parte integrante del Corso. Il Corso è annuale.  

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ARGOMENTI

Mappare il mondo: un’introduzione – Collezionare mondi: l’atlas come pratica artistica – Cartografie del tempo: rappresentazione e immaginazione – Confini e migrazioni: di uomini e semi – Cartografie dell’infosfera: lavorare con i dati – Sorveglianti e sorvegliati: l’arte nell’era della sorveglianza globale – Mimetismi: invisibili per necessità ovvero, di cittadinanza e residenza – Proteggere i corpi: fragilità e antifragilità – Estetica della povertà: materiali, recupero, riciclo e spazzatura  – Cartografie di resistenza – Geografie diseguali e spazi conflittuali – Dare forma all’invisibile: un mondo digitale – Cartografie forensi: AI e oscurità computazionale

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OBIETTIVI

Un progetto artistico può riguardare uno spazio limitato, essere composto da più linguaggi espressivi, può interessare uno spazio specifico, essere permanente o anche effimero. Essere consapevoli delle innovazioni tecniche e tecnologiche e delle relazioni culturali che regolano e influenzano il contesto contemporaneo, come conoscere il patrimonio tecnico, artistico e storico del territorio nel quale vivono è, per gli studenti del Corso, una condizione necessaria.

Risultati d’apprendimento previsti: conoscenza delle tecniche espressive, della percezione e dell’estetica del pensiero decorativo progettuale e creativo nei secoli ma, soprattutto, nell’era contemporanea. Indagine e confronto con le varie metodologie progettuali, i materiali e le tecnologie che gli artisti utilizzano; attenta valutazione del senso dell’opera per la formazione di una capacità critica di osservazione. Conoscenza delle forme di tecnologie applicate nell’ambito della decorazione contemporanea; individuazione dei materiali da usare (dal legno ai metalli, alle pietre, alla carta, ai tessuti e i materiali tessili, dalla plastica al plexiglass, ai materiali in PVC, ai supporti digitali, dai materiali di scarto e di recupero a quelli digitali, etc.). Conoscenza dei pigmenti, del colore tradizionale e del colore digitale. Conoscenza dei supporti: tela, tavola, carta, superfici murali, lamiere, plastiche, monitor, schermi e dispositivi. Ricerche personali e presentazione finale degli elaborati con discussione.

Competenze da acquisire: conoscenza e ricerca dei materiali, competenza d’uso delle nozioni di forma, di colore e di spazio in merito alle tecniche digitali, luministiche, plastiche e cromatiche proprie della decorazione.

Modalità della didattica: lezioni teoriche (critiche e analitiche, su argomenti sia di carattere storico o contemporaneo, sia relativo ai risultati e all'interazione ottenuti dagli stessi studentә nell’ambito del corso). Casi di studio: progetti di artisti e collettivi. Discussione sui codici, i processi e i significati delle tecniche, sia storiche ma ancor più contemporanee, della Decorazione. Conversazioni e incontri con ospiti e professionisti. Progetti laboratoriali (online e offline), progettazione e sviluppo del concept rispetto ai materiali e alla loro possibilità d’innovazione e di contaminazione con altri ambiti. Revisione e presentazione degli elaborati, verifiche e colloqui individuali. 

Nessuna tecnica o linguaggio, sia esso tradizionale o contemporaneo, è precluso agli studentə, i quali però devono motivarne la scelta in relazione agli argomenti affrontati durante il Corso e agli obiettivi da essi stessi perseguiti.

L’intero percorso progettuale è il risultato di un confronto continuo e regolare tra docente e studentə per l’intera durata del corso.  

Le indicazioni bibliografiche, gli autori ed eventuali link di approfondimento saranno disponibili nel canale di Teams dedicato al Corso.