Corso di
Regia
Annualità | Biennio
Docente Elena Barbalich
Presentazione
Il corso di Regia per il Biennio si concentra sulla stesura di un progetto che viene realizzato per essere proposto e sviluppato in una messinscena. Il lavoro quindi deve tendere alla massima qualità e deve essere realizzato nella prospettiva di poter essere rappresentato. L'intento è quello di creare una drammaturgia molto dettagliata, che possa generare bozzetti di scene e costumi che possano evetualmente essere proposti per un'allestimento, tenendo anche conto dei possibili costi e della fattibilità della realizzazione tecnica.
Programma
Il progetto si baserà sulla messinscena del Così fan tutte di W. A. Mozart, opera scelta per il particolarissimo rapporto tra musica e drammaturgia che, dalle analisi musicologiche di Stefan Kunze e Edward J. Dent - tra i massimi esperti nel campo - , si rivelerebbe ambiguo, divergente, contraddittorio, spalancando a tratti l’universo musicale sull'emersione degli strati più profondi della coscienza, preludendo di un secolo alla rivelazione della dimensione dell’inconscio. Non è un caso infatti che nell’opera attraverso le pratiche magnetiche di Despina venga citato Franz Anton Mesmer, amico di famiglia di Mozart, medico che per primo applicò l’ipnosi come pratica terapeutica, usata poi da Freud per almeno dieci anni. Kunze insiste sul fatto che l’opera, rappresentata la prima volta nel 1790, sancisca la fine dell’ottimismo illuminista e razionalista, schiudendosi in un mondo perturbato da incertezza, presagendo che di lì a qualche anno “il sonno della ragione avrebbe generato mostri”.
Il progetto contemplerà la stesura di una drammaturgia registica e la creazione dei bozzetti scenografici e dei costumi. Il corso prevederà una meticolosa ricerca iconografica, dove l’epoca di composizione deve compararsi all’epoca contemporanea, alla ricerca di una scenografia che possa soddisfare l’espressione di alcuni elementi da noi considerati centrali nell’interpretazione dell’opera e contemporaneamente tendendo ad una nuova visione e attualizzazione dal punto di vista della narrazione e dell’estetica.
Il corso inizierà con la lettura del libretto di Lorenzo Da Ponte, realizzata con una delle tecniche interpretative del metodo Stanislavskij, seguita dall’analisi strutturale del testo poetico e dallo studio musicologico della partitura musicale. Lo studio dell’opera verrà integrato con la lettura dei canti XVII e XVIII dell’Orlando Furioso dell’Ariosto, della novella L’indagatore indiscreto dal Don Quijote di Cervantes e del mito di Cefalo e Procri tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, tutte fonti d’ispirazione dell’opera, per trovare lo spazio ideale e la chiave interpretativa per comporre la drammaturgia. Parallelamente inizierà il work in progress finalizzato alla creazione dei bozzetti dei costumi. La progettazione della drammaturgia prevederà anche lo studio della relazione tra i personaggi e i loro movimenti nello spazio. A partire dalla drammaturgia composta nell’ambito del corso, l’esame consisterà nella realizzazione da parte degli studenti dei bozzetti scenografici e di costume inerenti alla rappresentazione dell’opera.