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 Accademia di Belle Arti Venezia

Corso di

Disegno per la Decorazione

Annualità | Biennio


Docente Milena Zanotelli

TUTTI GLI AVVISI
Presentazione

KAOS 

«Ogni linea che traccio coincide con l’esperienza di tracciare quella linea» – Cy Twombly

SUL DISEGNO 

Io, che non ho avuto una preparazione artistica professionale e ho imparato a disegnare facendo dei disegni, avevo pensato fino allora più che altro al disegno inventato, cose di fantasia. Durante un viaggio in Italia ho capito come è difficile fare un disegno dal vero, quanto è importante capire la natura, la verità della realtà. Capire la verità dell’oggetto del disegno – uomo, architettura o paesaggio – è una cosa complessa perché non è una verità visibile, una verità superficiale. E richiede un grande sforzo, un impegno che qualvolta, per pigrizia, si cerca di evitare (è più facile inventare). Si deve riuscire a stabilire una complicità con quello che si disegna, fino ad arrivare a una conoscenza profonda di esso. 

Saul Steinberg 

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SINOSSI 

Che cosa significa disegnare? 

È forse la necessità di tradurre un pensiero con un’immagine o è lo schizzo di una possibile verità? È il tentativo di organizzare il nostro personale impero dei segni? O forse è solo una questione di ritmo? E se fosse invece il tentativo di dare forma al caos? La pratica del disegno è la base comune e condivisa di ogni pratica artistica, si tratti di schizzo, progetto oppure opera finita; sicuramente è una pratica progettuale, come anche una pratica d’azione e politica. Sicuramente il disegno è pensiero e disegnare significa dare un’interpretazione umana del mondo. 

Italo Calvino, osservando il lavoro di Saul Steinberg, scrisse ogni linea presuppone una penna che la traccia, e ogni penna presuppone una mano che la impugna. Che cosa ci sia dietro la mano, è questione controversa; l’io disegnante finisce per identificarsi con un io disegnato, non soggetto ma oggetto del disegnare. O meglio, è l’universo del disegno che si disegna, che si esplora ed esperimenta e ridefinisce ogni volta. (Anche l’universo fisico procede nello stesso modo, io credo). Da Italo Calvino, La penna in prima persona, 1977 

Ogni volta che prendiamo in mano una matita o una biro o disegniamo con il cellulare, ci confrontiamo con tutti i disegni del mondo, o meglio, tutti i disegni che sono stati realizzati fino al momento in cui abbiamo realizzato il nostro disegno. 

Disegnare il mondo, la natura, i viventi e l’ambiente che ci circonda è un atto antico quanto l’uomo: una linea che si dipana su un foglio in maniera casuale, saturando la superficie o alternando pieni e vuoti, è un ghirigoro o una composizione decorativa? Si può trasformare una semplice linea in libertà in un’opera d’arte, in un motivo o in una sequenza grafica? Il Kaos di questo Corso, nell’accezione usata da Omero per descrivere i generali greci nell’atto di schierare le loro truppe per la battaglia, mira a ordinare, disporre, schierare. Sarà anche una collezione fisica e digitale di segni, scarabocchi, ghirigori, immagini, mappe segniche e osservazioni che racconta, attraverso la pratica del disegno e del progetto, l’attenzione per il complesso rapporto tra pieni e vuoti, tra segni anarchici e segni strutturati, tra motivi democratici e movimenti ritmici.

Programma

QUEST’ANNO: INFEDELI ALLA LINEA

Si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all’ordine – Franco Fortini

Una drawing machine è un dispositivo in grado di produrre segni costruito – nel nostro caso – con materiali di recupero. Il Kaos che incontreremo racconta, attraverso la pratica del disegno, l’intenzione e la casualità, il progetto ma anche le interferenze; tutto ciò ci consentirà di riflettere sui meccanismi ma soprattutto sul processo del disegnare, una pratica che è anche un’operazione di ascolto e una scoperta del potenziale del segno grafico. Un Kaos che racconta anche il complesso rapporto tra pieni e vuoti, tra segni anarchici e segni strutturati, tra motivi democratici e movimenti ritmici. È anche una riflessione sulla liberazione dell’immaginazione, un farcela con il poco come ben dice Walter Benjamin.

Il Corso ospiterà le potenzialità espressive della linea a partire da un’idea di grafia compulsiva, riorganizzandone i risultati tramite processi di sperimentazione creativa usando strumenti e linguaggi decorativi più o meno complessi, più o meno tradizionali. 

In quest’indagine, useremo il gioco, la dimensione più libera del disegno, per generare segni – e costruire senso – che possano comporre schemi decorativi sia liberi che in griglia. l disegno qui inteso è soprattutto esercizio: insieme alle drawing machine, ci serviremo di strumenti classici, capaci di segnare, ma anche graffiare e forare, e sfregare e grattare e strumenti digitali. Osserveremo, raccoglieremo e collezioneremo cose e storie e riorganizzeremo, disegnandolo davvero, il mondo di cui parla Calvino.

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ARGOMENTI

Esercizi di riscaldamento – Drawing machine – Disegnare con il GPS – Disegnare con la voce – Strutturare e organizzare: motivi, modelli, texture e contesti applicativi – Laboratori manuali (carta, matita e penna…) – Laboratori digitali (Adobe Illustrator&Co) – Laboratorio di progetto – Revisioni

Progetto facoltativo: Ideasxwood 2025

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OBIETTIVI

Il Corso ospiterà una serie di materiali, documenti, conversazioni, discussioni e revisioni in cui si cercherà di indagare il complesso rapporto tra immagine, segno, disegno e pensiero. 
Il Corso è strutturato in tre fasi; la prima indagherà le tecniche del disegno. Lo scopo è di far sperimentare allə studentə diverse tecniche e strumenti grafici: matite, penna a sfera, pennarelli, inchiostri… 
La seconda fase a a che fare con il disegno come progetto dove affronteremo il tema della progettazione, in modo sia manuale che digitale. Ci aiuteranno una serie di esempi come anche l’opera grafica degli artisti contemporanei, i designer, gli illustratori e anche i fumettisti che hanno contribuito a far sì quanto il disegno sia uno strumento indispensabile per interpretare e immaginare il mondo. La terza e ultima fase riguarda la presentazione del lavoro e l’applicazione del progetto su un supporto. 

Gli obiettivi principali del Corso sono l’acquisizione ma anche il consolidamento delle conoscenze dellə studentə relative alle tecniche del disegno, agli elementi del linguaggio grafico e alle sue modalità espressive. Lə studentə dovrà essere in grado di utilizzare il disegno anche come mezzo espressivo autonomo e personale. Inoltre, essere consapevoli delle innovazioni tecniche e tecnologiche e delle relazioni culturali che regolano e influenzano il contesto contemporaneo, come conoscere il patrimonio tecnico, artistico e storico del territorio nel quale vivono è, per chi frequenta il Corso, una condizione necessaria.

Risultati d’apprendimento previsti: conoscenza delle tecniche espressive, della percezione e dell’estetica del pensiero decorativo progettuale e creativo nei secoli ma, soprattutto, nell’era contemporanea. Indagine e confronto con le varie metodologie progettuali, i materiali e le tecnologie che gli artisti utilizzano. Conoscenza del colore e dei metodi cromatici digitali. 

Competenze da acquisire: conoscenza, ricerca e competenza d’uso delle nozioni di forma, di colore e di spazio in merito alle tecniche digitali, luministiche, plastiche e cromatiche proprie della decorazione.

Modalità della didattica: lezioni teoriche e applicazioni pratiche. Progetti laboratoriali (online e offline). Revisione e presentazione degli elaborati, verifiche e colloqui individuali.

Eventuali lezioni esterne sono parte integrante del Corso. Il Corso è annuale.  

L’intero percorso progettuale è il risultato di un confronto continuo e regolare tra docente e studentə per l’intera durata del Corso.  

Le indicazioni bibliografiche, gli autori ed eventuali link di approfondimento saranno disponibili nel canale di Teams dedicato al Corso.