×

 Accademia di Belle Arti Venezia


Confluire di spazi

Sguardi fluttuanti tra passato e futuro, con Elisa Zorzi, Inès Abergel e Florian Sông Nguyễn.

Partendo dal suo lavoro di ricerca, Elisa Zorzi riflette sulla modalità “occidentale” di guardare alla produzione culturale dei creativi del cosiddetto “Altro”, ciò che Occidente non è. Cerca quindi di capire in che modo una mostra di portata internazionale come la Biennale possa contribuire a “decentrare lo sguardo”, analizzando la presenza, nell’edizione 2023, di lavori con forti riferimenti all’Afrofutrismo.

Un dialogo si apre poi con gli artisti Inès Abergel e Florian Sông Nguyễn, conosciuti presso lo spazio culturale multidisciplinare LE 18 di Marrakech. I due racconteranno la loro rispettiva pratica artistica, di come è nata ed è stata influenzata dall’essere artisti che vivono attraverso spazi e culture diversi, in quel processo di ricerca identitaria che è radicato in un territorio tanto psicologico quanto immaginario e geografico.

Infine, studentesse e studenti sono inviatati a confrontarsi sui temi approcciati, per far emergere pensieri in divenire piuttosto che per arrivare a conclusioni definitive.

L'incontro è presentato da Delphine Valli, docente del corso di Installazioni Multimediali dell'Accademia di Belle Arti di Venezia che ospita l’evento.


Elisa Zorzi è specializzata in mediazione culturale e migrazioni nel Mediterraneo. Il suo lavoro di ricerca indaga la modalità “occidentale” di guardare alle creazioni di artisti che provengono da paesi considerati “fuori dal centro”, nel tentativo di spostare lo sguardo.

Florian Sông Nguyễn è un artista francese di origine vietnamita che vive attualmente a Marrakech.
Pone il processo di disegno al centro del suo pensiero, che dispiega sotto forma di serie, libri, installazioni e performance. Ognuna di queste opere è radicata in una combinazione di ricerca documentaria ed esplorazione immaginaria.

Inès Abergel è un’artista franco-marocchina. Nel suo lavoro, si concentra sullo stretto legame tra la costruzione delle percezioni sensoriali e la loro trasformazione, sulle questioni relative all'incarnazione, all'integrità personale, all'identità propria e degli altri. La sua esperienza nella danza ha influenzato il suo rapporto sia con il movimento che con la scultura, ed è attraverso esperimenti performativi che cerca di trovare una forma per abitare la materia.