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 Accademia di Belle Arti Venezia


Japan Contemporary Arts in Venice, The Aestethics of Emptiness

Study in Venice - Festival internazionale

Study in Venice - Festival internazionale

Festival: Japan Contemporary Arts in Venice, The Aestethics of Emptiness

23 febbraio 2022 ore 15.00 Aula Magna - Accademia di Belle Arti di Venezia

 

A cura di: Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica B. Marcello, Fondazione Ugo e Olga Levi, Museo d’Arte orientale, Università Ca’ Foscari di Venezia e Fondazione Giorgio Cini.

 

In occasione del festival Japan Contemporary Arts in Venice, The Aestethics of Emptiness, l’Accademia di Belle Arti è lieta di ospitare un incontro/conferenza con l’artista Ōki Izumi aperta al pubblico e agli allievi dell’Accademia il 23 febbraio 2022 alle ore 15.00, in Aula Magna. All’incontro parteciperà anche la gallerista Yvonne Pugliese.

Ōki Izumi è un artista del vetro che lavora su materiale industriale. “Il vetro di produzione industriale – afferma il Direttore dell’Accademia Riccardo Caldura - diventa l’occasione per straordinarie opere d’arte dell’artista giapponese che vive e lavora fra il suo paese e Milano. Opere nelle quali la trasparenza, la levità, il dinamismo delle forme nella loro modularità compongono sia singoli elementi, sia più complesse installazioni spaziali.”

Biografia Ōki Izumi: Nata a Tokyo, Ōki Izumi si è laureata in letteratura giapponese antica all’Università Waseda di Tokyo. Ha studiato pittura e scultura con Aiko Miyawaki, Taku Iwasaki e Yoshishige Saito. Ottenuta nel 1977 una borsa di studio per la scultura dal Governo Italiano si diploma nel 1981 all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel corso di scultura. Ha partecipato con sue opere e installazioni a numerose mostre personali e collettive in Italia, in Giappone e in altri paesi; alla Biennale di Venezia nel 1985 (Progetto Venezia, III mostra internazionale di Architettura) e nel 1986 (Arte e Biologia, XLII Biennale internazionale di Arti Visive); alla Triennale di Milano nel 1983 (Alle radici del sole); nel 1992 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (Giappone-Italia, giovani generazioni), nel 1997, 1998 e 2010 all’Istituto Giapponese di Cultura a Roma. Nel 2007 una mostra antologica al Museo civico di Lubiana (Slovenia). Nel 2014 una mostra personale (Stratificazioni) al Museo di Santa Giulia a Brescia e una mostra (Arte del vetro oggi in Italia) alla Villa Necchi Campiglio a Milano. Nel 2017 una mostra personale al Museo d’arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova. Nel 2020 una mostra (Biennale Light Art 2020 Mantova) alla Casa del Mantegna a Mantova.

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