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 Accademia di Belle Arti Venezia


Premio Maurizio Baruffi 2025

Fondazione Elena Trevisanato Onlus indice l’edizione 2025 del “Premio Maurizio Baruffi” con l'intento di premiare studenti particolarmente meritevoli, i premi consisteranno in somme di denaro e in forniture di materiali per la didattica. La borsa di studio è intitolata all’arch. Maurizio Baruffi, figura eclettica nel panorama della cultura veneziana, che con impegno e dedizione ha contribuito in modo importante alle attività ed alla crescita di Fondazione Elena, a livello internazionale e nel territorio. Fondazione Elena nasce nel 2008 a Venezia con lo scopo di realizzare interventi a sostegno di persone in condizioni di disagio, con una attenzione particolare a donne e bambini. Negli anni, le attività della Fondazione si sono concentrate in Etiopia con l'obiettivo di lavorare sulle necessità primarie: acqua, istruzione, agricoltura e salute, e nel territorio locale con sostegno a progetti di integrazione e accoglienza. Nel territorio locale la Fondazione è parte di una rete di enti non profit e collabora con le scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni ai valori della solidarietà e dell'accoglienza. Fondazione Elena opera solo grazie  all’aiuto di volontari, per massimizzare l’impiego delle donazioni raccolte nella realizzazione dei progetti. 


TEMA

Tramite la realizzazione di un’illustrazione, i partecipanti avranno l’obiettivo di costruire un racconto attirando l’attenzione sul tema: Outreach Sopravvivenza e salute nei villaggi etiopi Nella Somali Region, al confine est dell’Etiopia con la Somalia, si trova un villaggio che si chiama Darwoanaji. Per raggiungerlo sono necessarie due ore e mezza di fuoristrada dalla capitale della Regione (Jijiga). Non ci sono strade asfaltate, non ci sono mezzi pubblici. 1 Nel villaggio, che conta circa 35'000 abitanti (non molti meno di Venezia, dunque), c’è un presidio sanitario, l’unica struttura della zona che offre visite, medicine, possibilità di ricovero e un piccolo reparto maternità. Per chi abita nella zona, anche a 15-20 km di distanza, non è facile arrivare a questo presidio sanitario, dato che l’unico mezzo per spostarsi sono le gambe. Se sei incinta, o malato, o se il tuo bambino ha la febbre alta e sta male, percorrere a piedi questi spazi è un’impresa proibitiva. Qui, dove le distanze si misurano in giorni di cammino, il diritto alla salute è un miraggio per molti. Sono tanti, infatti, i villaggi nei dintorni di questa struttura che di fatto non hanno alcuna possibilità di ricevere cure mediche. Per questo motivo qui, ma anche in molte altre simili realtà rurali, esistono le outreach. Un servizio fondamentale grazie al quale, una volta (o due) al mese, un veicolo medico con a bordo un’ostetrica, un infermiere e un farmacista, si reca presso i villaggi più lontani per somministrare cure e medicinali, e per promuovere il miglioramento delle abitudini igienico-sanitarie. In vista del giorno dell’arrivo, la popolazione viene preavvisata con un sistema di “passaparola”; per questo, tutti coloro che hanno bisogno di cure si presentano sotto l’ombra della grande acacia al centro del villaggio e attendono il proprio turno. In una giornata vengono visitate tra le 200 e le 300 persone. Adulti, anziani e bambini, donne in gravidanza e neonati. Ognuno di loro, ordinatamente, fa la coda per il proprio turno. I neonati vengono vaccinati, le donne in gravidanza monitorate per verificare che non siano denutrite e che prendano gli integratori di supporto, i bambini e gli adulti visitati. I casi più gravi vengono trasportati al presidio medico con il veicolo attrezzato, per ricevere le cure necessarie. L’importanza delle outreach è fondamentale per consentire alle persone che vivono nei contesti più remoti e privi di qualsiasi tutela di ricevere cure mediche gratuite, antibiotici per le infezioni, antidolorifici e vaccinazioni. Per queste comunità si tratta dell’unica forma possibile di assistenza medica. Per alcuni, può fare la differenza tra la vita e la morte. L’attività consente inoltre di diffondere la cultura della cura e la conoscenza del presidio sanitario che può offrire. Crediamo che il diritto alla salute sia un diritto fondamentale e che le visite ai villaggi con la clinica mobile siano una risposta essenziale e concreta alla sua realizzazione. Nel corso del 2025 ci proponiamo di raccogliere fondi per mantenere e, se possibile, incrementare questo servizio. 


MODALITA’ E PREMI

La partecipazione al Premio è gratuita e riservata agli studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel corrente anno accademico 2024/2025. Ad ogni partecipante è richiesto di presentare un breve portfolio della propria esperienza artistica (massimo 10 immagini per non più di 0,5 MB cadauna) oltre alle illustrazioni complete da candidare al premio (non più di 40 MB per ogni illustrazione).  Ogni opera potrà essere realizzata con tecnica libera (purché riproducibile a stampa) e dovrà essere inedita e realizzata da un autore unico. Sono ammesse massimo due illustrazioni per ogni autore da inviare separatamente. Alle opere sarà necessario, pena 2 esclusione, allegare la “Domanda di partecipazione”, debitamente compilata e firmata con i relativi documenti richiesti. L’illustrazione vincente, o un’altra a scelta fra le 12 (dodici) opere selezionate, potrà essere utilizzata come visual per l’edizione 2025 della tradizionale festa che si terrà a Venezia, nell’isola della Certosa che ha come finalità la raccolta dei fondi destinati a finanziare il progetto Outreach. Il visual comprende stampe su supporti per affissioni, volantinaggio e promozione sui social network. Le opere, con il portfolio e tutti i documenti dovranno essere inviate all’Accademia di Belle Arti di Venezia entro, e non oltre, le ore 12.00 del 24 marzo 2025 nei formati e le modalità descritte nel modulo d’iscrizione allegato.  La valutazione degli elaborati sarà strutturata in due momenti. Nel primo, una commissione formata da docenti dell’Accademia di Venezia selezionerà, fra le opere in concorso, le dodici proposte più meritevoli. Le opere selezionate saranno quindi inviate alla giuria per la seconda fase. La seconda fase prevede che la giuria di Fondazione Elena, sulla base di un’ulteriore selezione, individui le opere più meritevoli per aver interpretato con maggiore coerenza e capacità artistica il tema proposto. La giuria sarà composta da: Francesco Liggieri (curatore), Chiara Vedovetto (press), Manuele Fior (autore di fumetti e illustratore), un membro dall’Accademia di Venezia (artista), Antonio de Paoli (componente di Fondazione Elena), Francesca de Paoli (studentessa) e Marco Luitprandi (consigliere di  Fondazione Elena).  La giuria assegnerà, secondo il suo insindacabile giudizio, quattro riconoscimenti: il primo premio di 1.200,00 euro all’autore dell’opera ritenuta più meritevole; un secondo premio di 800,00 euro; un terzo premio di 500,00 euro; un quarto premio (menzione speciale) di 250,00 euro. Inoltre, a tutti i 12 (dodici) autori selezionati nella prima fase, sarà rilasciato un attestato di partecipazione e una fornitura di materiali artistici del valore nominale di circa 150,00 euro. Tutti gli elaborati rimarranno in originale di proprietà di Fondazione Elena, che potrà utilizzarli per le proprie attività istituzionali, senza limiti di tempo, menzionando l’autore e l’eventuale attribuzione del Premio. I progetti selezionati e vincitori verranno presentati al pubblico in occasione della cerimonia di premiazione e pubblicati sulla pagina web dedicata al premio all’interno dei siti ufficiali dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Fondazione Elena.  La cerimonia di premiazione si terrà in Aprile 2025 negli spazi della Casa di The Human Safety Net alle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia, alla presenza della giuria, dei rappresentanti di Fondazione Elena e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. La data della premiazione verrà direttamente comunicata a tutti i partecipanti in tempo utile. 

Allegati