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 Accademia di Belle Arti Venezia


Trovato per errore

di Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis

Nell’anno del 100° anniversario dalla nascita di Luigi Nono, il compositore veneziano viene celebrato con il concerto Trovato per errore per 10 strumentisti, 3 voci, live electronics e fixed media ottofonici e video proiezioni di Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis, progetto vincitore del “Concorso di idee” Premio “Luigi Nono” promosso dalla Fondazione Archivio Luigi Nono in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Il “Concorso di idee” Premio “Luigi Nono” è stato pensato dalla Fondazione Archivio Luigi Nono per perpetuare le intenzioni di produzione culturale della Fondazione stessa, nella tradizione del pensiero del compositore sempre rivolto ai giovani, per stimolare e sostenere la creatività, le nuove tecnologie e molteplici possibilità.

La produzione dei compositori Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis – entrambi studenti del Conservatorio – si terrà nel Chiostro dell’Accademia di Belle Arti di Venezia il 24 settembre e il 25 settembre alle ore 20, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, e coinvolgerà l’Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio, composto da 14 tra studenti ed ex-studenti del Conservatorio, diretto dai professori Giovanni Mancuso e Francesco Pavan. L’esecuzione sarà accompagnata da un allestimento visivo a cura degli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia (Virginia Follo, Anna Miccoli, Pietro Michelini, Tommaso Olivotto, Luca Signoretto e Irene Toniolo).

Coordinati dal Prof. Davide Anni, docente di Applicazioni digitali per l'arte, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia hanno interpretato la musica di Luigi Nono realizzando tre grandi proiezioni che accompagneranno l’esibizione nel Chiostro. I giovani coinvolti hanno lavorato sulla restituzione dell’aspetto visuale della musica di Nono: l’elemento visivo, infatti, è coerente con la lezione del compositore, essendo parte integrante dell’elaborazione delle sue stesse opere. 

Trovato per errore nasce dall'attenzione che Luigi Nono riservava all’errore”, affermano Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis, “cioè il risultato naturale del porsi in riflessione sul rapporto tra tecnologia, errore e presenza umana. Questo non avviene nell’ottica del glitch (degli ‘sbagli’ della macchina, che conducono a una precisa estetica digitale) ma indagando il potenziale dell’errore come elemento di imprevedibilità che permette – come suggerito fin dall’etimologia latina (errare nel senso di vagabondare) – di perdersi, di lasciarsi andare in un viaggio senza meta, in cui ogni destinazione diventa possibile. Si presenta, in Trovato per errore, la possibilità di un percorso di scelte multiple potenzialmente infinite, creando un tempo non lineare e neanche circolare, ma un tempo di ‘possibilità infinite di ricominciare’”.

I contenuti visivi”, ha dichiarato il Prof. Davide Anni, “sono opere autonome nate da un confronto serrato, che scrivono la musica dei due compositori con immagini in movimento, dando forma al suono attraverso metafore visive, sinestesie, ipotesi, tenendo conto del contesto generale riferito al tema dell'errore. Nel rispetto del Maestro Nono c'è quindi una correlazione più nel pensiero e nel lascito culturale. In altre parole, lavorare sull'opera di Nono è un lavoro ‘sartoriale’, come lo è stato per Jacopo e Giuseppe, affine ma diverso”.

Non è la prima volta che l’Accademia collabora con la Fondazione Archivio Luigi Nono: già all’inizio del 2024, sempre in occasione del centenario della nascita del compositore veneziano, abbiamo inaugurato alla mostra Prometeo possibili ai Magazzini del Sale 3. In questo caso, abbiamo lavorato sulla restituzione dell’aspetto visuale degli spartiti valorizzando le competenze che i nostri giovani acquisiscono e devono testare sul campo durante il loro percorso di studi”, ha dichiarato Riccardo Caldura, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. “​Anche in questo caso era doveroso considerare l’aspetto visuale che compete l’opera di Luigi Nono, perché fa parte dell’elaborazione stessa delle opere, come capiamo in Intolleranza 1960 di Emilio Vedova, iconico spettacolo andato in scena nell’aprile del 1961 al Teatro La Fenice”.

"La Fondazione Archivio Luigi Nono è lieta di vedere realizzata l'opera degli allievi del Conservatorio Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis con la collaborazione degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia e dell'Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio” ha dichiarato Serena Nono, vicedirettrice della Fondazione Archivio Luigi Nono. “Vogliamo ringraziare di cuore i Direttori Roberto Gottipavero del Conservatorio ‘Benedetto Marcello’ di Venezia e Riccardo Caldura dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, i docenti che hanno curato lo sviluppo del progetto e, soprattutto, i giovani artisti che hanno lavorato all'allestimento. Ringraziamo, inoltre, tutti coloro che hanno sottoposto i progetti al bando emesso e non sono stati selezionati, un sentito augurio di buon lavoro e buona vita!"

 


TROVATO PER ERRORE 
di Jacopo Caneva e Giuseppe de Benedittis

martedì 24 settembre e mercoledì 25 settembre
ore 20
ingresso libero fino ad esaurimento posti

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